È in libreria “Via Crucis” di Massimo Camisasca, per le Edizioni Messaggero Padova, che raccoglie le meditazioni dell’autore sulle quattordici stazioni, corredate da fotografie d’arte sacra di Elio Ciol. Pubblichiamo di seguito l’introduzione.
Via Crucis: il cammino di Gesù, libero e obbediente assieme, per compiere fino in fondo ciò che il Padre gli ha chiesto per noi. Vivere ogni venerdì, o quando ci è possibile, questo itinerario è partecipare ad un evento che ci dà la vita e la spiega, permettendoci di attraversarla.
Itinerario degli occhi, della mente, dell’immaginazione: la Via Crucis è tutto ciò. «Penetrare dentro quello che è accaduto». Nessuna parola, per quanto profonda o ispirata essa sia, deve sostituirsi al nostro sguardo, allo sguardo del nostro cuore, in questo andare dietro a Gesù che compie il suo cammino verso il Padre.
Nella Via Crucis troviamo le due grandi forze che conducono, dilaniano e infine unificano la vita: il peccato e l’amore. Troviamo la lotta tremenda che si combatte dentro di noi e attorno a noi. E la fiduciosa speranza di poter partecipare alla vittoria che Cristo ha conseguito.
Anche se una comprensibile ritrosia ci spinge a stare lontani dal cammino della croce, il desiderio avverte che non possiamo essere indifferenti di fronte a questo sacrificio nato da un invincibile amore per noi e che ci ha procurato l’immortalità, la luce, la gioia.
Chi vive la Via Crucis entra negli eventi di cui è tessuta nel profondo la nostra vita quotidiana e la nostra stessa esistenza sulla terra muta, aprendosi alla scoperta dell’unità della vita che la Passione, Morte e Resurrezione di Gesù hanno realizzato per ogni uomo.
A differenza del Santo Rosario, la Via Crucis non ci parla della flagellazione di Gesù e della sua corona di spine. Condensa tutto nell’atto di condanna. Accompagnerà invece Gesù, passo dopo passo, sulla strada verso il Golgota, seguendo i Vangeli e anche delle pie tradizioni, là dove il Rosario parla solo di “salita al Calvario”. Così le due preghiere si integrano e ci offrono prospettive diverse per stare vicini a Gesù nel suo sacrificio.
Non si può vivere la Via Crucis senza meditare la Sacra Scrittura e senza l’immedesimazione del cuore che avviene principalmente attraverso il canto e la preghiera silenziosa: senza entrare, insomma, nello sguardo di Maria. Se rimaniamo attaccati a Maria siamo condotti da lei sulla strada calpestata da Gesù, bagnata dal suo sangue, dal suo sudore, dalle sue lacrime.
Massimo Camisasca
Via Crucis
Fotografie di Elio Ciol
Edizioni Messaggero Padova – 2011
pp. 64 – euro 5
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