lunedì 6 febbraio 2012

La vita bella, la vita vera si realizza con cose piccole. La felicità è fatta di cose semplici

Ciò che ciascuno di noi sta cercando è l’amicizia vera: la verità, l’onestà, l’amore.


Il Signore stesso ci ha dato la nostalgia della comunione, dell’amicizia tra di noi; Lui ha messo dentro di noi la nostalgia del bene, della comprensione, di saper amare, perdonare, ricominciare con gioia.


La vita bella, la vita vera si realizza con cose piccole. I nostri ragazzi sono felici proprio perché si scoprono buoni. E ognuno di noi ha ricevuto il grandioso dono della coscienza, che ci dice la verità. Anche quando siamo cattivi, possiamo rimediare, la coscienza ci dice come fare: chiedendo perdono! Tutti sbagliano ed è naturale, ma non dobbiamo tenerci il “broncio”, covare rancore, rabbia, vendetta.

La nostra è una Comunità in cui ci vogliamo bene e lo facciamo attraverso le nostre povertà, perché tutti sbagliamo e nessuno è autorizzato a puntare il dito. Quando arriviamo al Cenacolo mettiamo in comune le nostre pochezze, non guardiamo chi è più buono, chi è più intelligente, chi lavora di più… mettiamo in comune quello che ci umilia, i nostri sbagli, le nostre povertà, i nostri fallimenti e lasciamo che sia Dio a risollevarci, a perdonarci e a unirci, facendo di noi la Sua famiglia.

Quanti tradimenti hanno subito i nostri giovani, quante lacrime nascoste hanno versato: é lì che sono nate le paure, il mutismo, la solitudine, la timidezza.

Per rendere felici i giovani basta far loro incontrare quello che veramente cercano: la pace, la verità senza maschere, la forza per vivere la bontà, l’umiltà, la pazienza reciproca, il saperci perdonare…. in una parola: la vita cristiana.

I nostri giovani in Comunità hanno sperimentato cosa vuol dire la fatica del lavoro, la misericordia di Dio, l'amore, l'amicizia vera tra di loro, il rispetto. Si sono conosciuti, aiutati, hanno visto che veramente la vita non era solo quella che stavano vivendo prima, hanno incontrato dei ragazzi come loro che volevano bene a loro disinteressatamente, che si correggevano l'un l'altro, che vivevano persino l'ansia di non far fallire il fratello, di lottare a tutti i costi perché non ritornasse nelle tenebre del suo passato. Tutto questo è amicizia! E senza magari neanche pensarci, è nato in loro l'amore per la vita: pensando agli altri, Dio ha donato a loro un amore nuovo alla vita.

Impariamo allora dai giovani che il nostro vero bene, la nostra felicità non è quello che ci esalta, ma è l’essere fratelli, sorelle, amici leali, senza ambizioni di arrivare chissà dove, ma in fondo, da soli! La felicità è fatta di cose semplici, piccole, che fanno stare bene il cuore.

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