Augurando al nostro Papa Benedetto XVI un sereno 83esimo compleanno, pubblico questo suo scritto che mi è arrivato da un amico oggi:
“La Chiesa: essa non è soltanto il piccolo gruppo degli attivisti che si trovano insieme in un certo luogo per dare avvio ad una vita comunitaria.
La Chiesa non è nemmeno semplicemente la grande schiera di coloro che alla domenica si radunano insieme per celebrare l’Eucarestia.
E infine, la Chiesa è anche di più che il Papa, vescovi e preti, di coloro che sono investiti del ministero sacramentale.
Tutti costoro che abbiamo nominato fanno parte della Chiesa,
ma il raggio della Compagnia, in cui entriamo mediante la fede, va più in là della morte.
Di essa fanno parte tutti i Santi, a partire da Abele e da Abramo e da tutti i testimoni della speranza di cui racconta l’Antico Testamento, passando attraverso Maria, la Madre del Signore, e i suoi apostoli, attraverso Thomas Becket, e Tommaso Moro, per giungere fino a Massimiliano Kolbe, a Edith Stein, a Piergiorgio Frassati.
Di essa fanno parte tutti gli sconosciuti e i non nominati, la cui fede nessuno conobbe tranne Dio;
di essa fanno parte gli uomini di tutti i luoghi e tutti i tempi, il cui cuore si protende sperando e amando verso Cristo,
“ l’autore e perfezionatore della fede”.
Non sono le maggioranze occasionali che si formano qui e là nella Chiesa a decidere il suo e il nostro cammino.
Esse, i Santi, sono la vera, determinante maggioranza secondo la quale noi ci orientiamo. Ad essa noi ci atteniamo! Essi traducano il divino nell’umano, l’eterno nel tempo.
Essi sono i nostri maestri di umanità, che non ci abbandonano nemmeno nel dolore e nella solitudine, anzi anche nell’ora della morte camminano al nostro fianco.”
Joseph Ratzinger
Rimini, 1 settembre 1990
Nessun commento:
Posta un commento