Cari amici,
in quest'anno sacerdotale, provvidenzialmente dedicato alla santificazione dei sacerdoti, dobbiamo sentire il bisogno di unirci a tutta la Chiesa nella preghiera per questa intenzione. Abbiamo bisogno di santi sacerdoti e di una nuova fioritura di vocazioni sacerdotali.
In questi giorni, in cui tanti fatti dolorosi sono venuti alla luce, il Santo Padre ci invita, con accenti accorati, alla penitenza e alla conversione:
" Noi oggi abbiamo spesso un po' paura di parlare della vita eterna. Parliamo delle cose che sono utili per il mondo, mostriamo che il cristianesimo aiuta anche a migliorare il mondo, ma che la sua meta sia la vita eterna non osiamo dirlo".
In tale prospettiva "La penitenza è una grazia. Devo dire che noi cristiani abbiamo spesso evitato la parola penitenza, che ci è apparsa troppo dura. Adesso, sotto gli attacchi del mondo che ci parlano dei nostri peccati, vediamo che poter fare penitenza è grazia e vediamo come sia necessario fare penitenza, riconoscere cioè ciò che è sbagliato nella nostra vita. Aprirsi al perdono, prepararsi al perdono, lasciarsi trasformare. Il dolore della penitenza, della purificazione e della trasformazione, questo dolore è grazia, perchè é rinnovamento, è opera della divina misericordia". (Omelia di Giovedi 15 Aprile 2010)
In questo quinto anniversario del Pontificato di Benedetto XVI stringiamoci intorno all'augusta persona del Santo Padre con la preghiera e con l'amore. La sua sapienza, santità e fortezza sono una grande dono di Dio alla Chiesa, chiamata ad affrontare sfide planetarie.
Con Maria e col Papa vinceremo le battaglie più difficili e non smarriremo mai la strada che porta alla meta.
Vostro Padre Livio
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