martedì 31 maggio 2011

Maggio a Medjugorje

Nella seconda metà del mese di Maggio 2011 sono giunti a Medjugorje numerosi pellegrini da ogni parte del mondo. L’Ufficio informazioni ha registrato gruppi di pellegrini provenienti dalla Slovenia, dalla Slovacchia, dalla Polonia, dalla Germania, dall’Austria, dall’Inghilterra, dagli USA, dall’Irlanda, dal Canada, dall’Italia, dalla Francia, dalla Spagna, dall’Olanda e dal Belgio, dalla Cina, dalla Corea, dall’Argentina, dall’Uruguay ecc … . In mezzo alla moltitudine di pellegrini, si è trovato a Medjugorje anche Mons. Jean Damascène Bimenyimana, Vescovo della Diocesi di Cyangugu in Ruanda. Egli è Vescovo dal 1997 ed ha visitato per la prima volta Medjugorje nel 2008. “Una delle nostre parrocchie ha un legame di amicizia con una parrocchia della Diocesi di Graz. Ed un gruppo da Graz viene ogni anno in Ruanda. Molti di quel gruppo vengono ogni anno anche a Medjugorje. Essi hanno organizzato anche la mia venuta a Medjugorje” – ha detto il Vescovo Jean, ed ha aggiunto: “Quando sono venuto ho concluso che Dio è presente qui. Questo è un luogo di preghiera, di conversione, un luogo in cui vengono offerte straordinarie possibilità di preghiera. Noi in Ruanda abbiamo sperimentato il genocidio e dobbiamo pregare per la pace e la riconciliazione in Ruanda”. Egli a Radio “Mir” Medjugorje ha parlato anche della vita e della guerra in Ruanda, del defunto fra Vjeko Ćurić, di Medjugorje e del ritorno a Medjugorje.


Anche il Sacerdote Timotej Maria Pavel Vacha, pellegrino a Medjugorje, in servizio nella parrocchia di Ričanya a Praga, ha donato agli ascoltatori di Radio “Mir” Medjugorje la sua testimonianza di vita, piena di salite e cadute. Egli è Sacerdote dal 2008, ma è entrato dieci anni fa nella comunità religiosa di San Norberto. Egli proviene da una famiglia che non viveva una vita di fede, cosicché da bambino non aveva neppure ricevuto il Battesimo. Nella sua giovinezza si è prima occupato di moda - era un modello per giornali - ed in seguito è stato accolto nella guardia d’onore del Presidente Vaclav Havel. “Ero un uomo che derideva i cristiani, vivevo come ci avevano insegnato ed indirizzato al tempo del comunismo” – ha detto questo Sacerdote. Nel cammino per giungere alla fede lo hanno particolarmente aiutato gli amici, i soldati della guardia presidenziale. Egli ha aperto il suo cuore a Dio ed è stato battezzato all’età di 25 anni. Ha deciso di studiare teologia da laico e di sapere se la sua strada fosse diventare Sacerdote. In seguito, dopo un sogno, entrerà come candidato nella comunità religiosa. Suo padre morirà a quel tempo, mentre la madre riceverà il Battesimo. Egli è venuto per la prima volta a Medjugorje nel 2002. In seguito, nel 2007, ha deciso di compiere un vero pellegrinaggio a piedi da Praga a Medjugorje. Egli ha detto: “Sono arrivato quando cominciava il Festival dei Giovani, è stato il Festival più bello, ho portato con me tutto il mio peso. Quello è stato un pellegrinaggio di pentimento per la mia vita. Un anno più tardi sono stato ordinato Sacerdote”. Da allora viene qui ogni anno perché sente che questo è il confessionale del mondo. “Ciò che porto via da qui è la pace ed essa è ciò che mi attira a Medjugorje. Maria mi accompagna sempre, non ho mai avuto un dubbio sulle apparizioni di Maria qui e le sono grato perché mi guida nella sua scuola. Io non devo vedere la Madonna, ma sento che è presente qui. Medjugorje è un grande amore ed una offerta ad essere anche noi nel grande amore che ci offre”, - ha concluso Padre Timotej.
26.05.2011

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