giovedì 14 febbraio 2013

Padre Livio - 14 Febbraio 2013


Cari amici,

Nelle decisioni difficili bisogna cercare la volontà di Dio nella luce della preghiera.

La decisione del Santo Padre di rinunciare al ministero petrino è una delle più ardue che si possano immaginare.


Il Santo Padre ha dovuto pesare davanti a Dio tutti i pro e i contro di tale drammatica scelta.

Da una parte l’assoluta novità dell’evento, con la sorpresa, il dolore e lo sconcerto di una buona parte della Chiesa.

Dall’altra la consapevolezza di non avere più le forze per adempiere bene un ministero esigentissimo, con le inevitabili ripercussioni sulla Chiesa stessa.

Il Santo Padre ha pesato davanti a Dio gli argomenti a favore e quelli contrari. Ha pregato e probabilmente ha chiesto consiglio.

Col cuore purificato da un lungo cammino spirituale, ha atteso che Dio parlasse attraverso la voce della coscienza.

Quando è stato certo della volontà di Dio, ha fatto la sua scelta drammatica e coraggiosa, in umiltà e obbedienza.

Il Papa sa che il comando della coscienza deve essere sempre seguito e che su questo ogni uomo sarà giudicato.

Il Santo Padre chi ha insegnato come devono essere fatte le scelte che decidono della vita. Nel medesimo tempo ha ricordato alla Chiesa che tutti siamo “servi inutili” , come Gesù ci ha ammonito.

Il Santo Padre non ha indebolito il ministero petrino, ma lo ha rafforzato con la trasparenza, la forza e la bontà che emano dalla sua persona.

Nel nostro cuore c’è ammirazione, gratitudine e amore.

Vostro

Padre Livio

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